Denunciata la "rozzezza" culturale e disciplinare
A fronte dell'approvazione del nuovo DL Sviluppo, arrivano le prime critiche da parte dell’Istituto Nazionale di Urbanistica. Prendendo atto della versione finale del Decreto, secondo l'INU, questo non ha altro che significativamente ridotto il diritto di superficie sulle spiagge, che passa da 90 a 20 anni.
Pur apprezzando la riduzione l’INU ritiene che senza l’inserimento della concessione in una logica di programmazione integrata degli interventi per il rilancio del comparto turistico e in una cornice di pianificazione territoriale e paesaggistica, 20 anni siano un arco temporale troppo esteso. Grande delusione anche per quanto riguarda altre misure contenute nel provvedimento, fra cui quella per il mantenimento delle norme sul rilancio del fallimentare “piano casa”, diventato “piano città”: Denunciata la "rozzezza" culturale e disciplinare con cui è trattata una problematica delicatissima, che riguarda le modalità di riqualificazione urbana che, secondo INU, non possono essere ridotte alla sola presenza di “destinazioni tra loro compatibili” e alle modifiche alla sagoma degli edifici per una “armonizzazione architettonica con gli organismi edilizi esistenti”. .
Tags: Istituto Nazionale di Urbanistica, decreto sviluppo, piano casa, riqualificazione urbana
Ulteriori approfondimenti alla pagina: INU prime critiche a DL Sviluppo
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