Secondo le associazioni le modifiche produrranno un clima di incertezza con gravi effetti sul settore
Il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, ha commentato l'approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legislativo di recepimento della direttiva 2009/28/CE sulla promozione delle fonti rinnovabili, affermando che obiettivo del governo è dare impulso alla filiera produttiva dell'energia da fonti rinnovabili contrastando le speculazioni finanziarie che gravano inutilmente sulle bollette degli italiani Eliminato il tetto di 8 GW di potenza massima incentivabile per il fotovoltaico, a partire dal 1° Giugno si procederà a una ridefinizione di criteri, parametri e quote. Il Conto Energia 2011 continuerà ad applicarsi per gli impianti collegati alla rete fino al 31 maggio 2011; entro il 30 Aprile, di concerto con il ministro dell'Ambiente e sentita la Conferenza unificata, sarà emanato un decreto del ministro dello Sviluppo economico che definirà i nuovi incentivi agli impianti fotovoltaici connessi alla rete successivi il 31 maggio 2011.
Nessuno stop alle rinnovabili Il ministro Romani ha dichiarato che non ci sarà alcun taglio, tetto o stop allo sviluppo del settore produttivo, quanto piuttosto il potenziamento e la razionalizzazione del sistema, in modo tale da incrementare l'efficienza e l'utilizzo di questo tipo di energia, diminuendo gli oneri indiretti legati al processo di realizzazione degli impianti da essa alimentati ed eliminando l'effetto delle speculazioni finanziarie che hanno approfittato del settore. Per il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo il decreto punta a dare stabilità e moralità ad un settore chiave per l'energia del futuro. .
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Ulteriori approfondimenti alla pagina: Opinioni contrastanti su decreto rinnovabili
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