lunedì 29 novembre 2010

Strategie per un restauro sostenibile

Strategie per un restauro sostenibile
Risparmio energetico, difesa del suolo e recupero del patrimonio storico

Questo nuovo focus del Circuito dell'energia sostenibile di Energethica riguarda una problematica fondamentale nel settore della conservazione architettonica: come affrontare l’adeguamento funzionale e impiantistico di edifici storici di pregio con interventi tecnologici in grado di migliorarne il confort abitativo e l’efficienza energetica e allo stesso tempo di rispettarne le caratteristiche storiche e artistiche.

Questo grande tema che coniuga risparmio energetico, difesa del suolo e recupero del patrimonio storico sarà anticipato a Energethica Torino dal 7 al 9 Aprile 2011 con un seminario mentre l'area dimostrativa relativa verrà esposta nella 7a edizione di Energethica in programma a Firenze dal 22 al 24 Settembre 2011.

Il potenziale di risparmio energetico del settore costruzioni è enorme, se si pensa che il patrimonio edilizio esistente rappresenta il 40% dei consumi di energia e il 36% delle emissioni di gas serra in Europa. Se in Italia l’80% degli edifici ha più di 30 anni, appare evidente che si debbano trovare soluzioni che mettano i centri storici e i monumenti in condizione di contribuire attivamente al cambiamento climatico.

Sebbene anche l’ultima direttiva europea sul rendimento energetico nell'edilizia (2010/31/UE) escluda dai provvedimenti restrittivi gli edifici tutelati o di valore storico artistico, la necessità di ridurre il consumo di energia in queste costruzioni rappresenta una sfida verso la sostenibilità e la riduzione di emissioni di CO2 anche perché il patrimonio storico è spesso sede di molte delle più rilevanti, ma altamente energivore, attività della società contemporanea: la maggior parte dei musei, università, chiese, teatri, municipi cittadini sono ospitati presso prestigiosi monumenti, ma spesso anche scuole, banche, uffici, negozi, alberghi e ristoranti, stazioni ferroviarie e ospedali hanno sede in strutture antiche.

Viene proposto un approccio olistico al problema che conduce a tenere conto di aspetti culturali, economici, sociali, ma anche tecnologici e scientifici con l’obiettivo di eliminare o quanto meno mitigare gli effetti negativi sull’ambiente e sulla società. E’ un approccio che conduce ad una visione della conservazione architettonica, la "conservazione verde" o green conservation, dove la sostenibilità è soprattutto rispetto per le caratteristiche tipologiche morfologiche e costruttive dell’edificio e per la cultura architettonica che lo ha espresso. Questo metodo prevede che le indagini diagnostiche e le soluzioni tecnologiche seguano un approccio multidisciplinare, che gli interventi e le soluzioni progettuali si basino su un’azione combinata di tecnologie tradizionali e tecnologie innovative e dove le scelte conservative utilizzano metodologie multicriteri per poter tenere in considerazione le opinioni di tutti gli attori coinvolti nel processo.

Integrazione e sostenibilità energetica per centri antichi e monumenti

Per affrontare il restauro e l’adeguamento energetico in contesti storici è necessario un approccio olistico, che consideri gli aspetti architettonici, culturali, di efficienza energetica e di sostenibilità economica. Questo approccio si differenzia dal tradizionale processo di progettazione, in quanto è necessario esaminare l'integrazione e l'interrelazione di tutti i componenti e sistemi edilizi e valutare la combinazione di tecnologie tradizionali con quelle innovative. Nella grande maggioranza gli edifici antichi sono stati progettati con elementi tipologici e criteri costruttivi energeticamente efficaci.

Di fatto nel passato l’edificio veniva progettato e costruito con scrupolosa attenzione al clima locale e all’ambiente circostante e con elementi architettonici che possono essere attualmente considerati come dispositivi bioclimatici. I grandi volumi e le grandi masse termiche offrono un buon controllo delle temperature interne, le piccole aperture con posizione arretrata favoriscono il controllo degli effetti dell’irraggiamento solare, le tettoie, i porticati e i loggiati, i terrazzi, i cortili e i chiostri, i lucernai, le torri del vento, le alberature e le fontane sono tutti sistemi naturali di raffreddamento e ventilazione che migliorano l’ambiente circostante e il microclima interno. Questi elementi, se riportati alla loro funzione originaria e valorizzati in modo efficiente, possono realisticamente contribuire alla rivitalizzazione e alla sostenibilità delle architetture storiche.

Tuttavia le complesse e articolate procedure di intervento in questi edifici spesso scoraggiano molti proprietari disposti ad adeguare il patrimonio architettonico ad esigenze contemporanee. Questo perché l’adeguamento impiantistico degli edifici storici risulta problematico in quanto dobbiamo adattare gli spazi antichi ai moderni criteri di igiene e benessere e allo stesso tempo non ne dobbiamo comprometterne le caratteristiche storiche ed estetiche. L’aggiunta della sostenibilità richiede uno sforzo maggiore, il che rende il compito veramente arduo. Ma vale la pena provare, perché in questo modo potremmo soddisfare due esigenze conservative: una del patrimonio architettonico, storico, archeologico, l’altra del patrimonio ambientale e delle sue limitate risorse energetiche


Riferimenti:

Ulteriori approfondimenti alla pagina: Strategie per un restauro sostenibile

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